domenica 28 marzo 2010

Sarti Antonio: caccia tragica

di Loriano Macchiavelli - Einaudi

Sarti Antonio, sergente, in questo caso tocca il fondo.
Il fondo del questurino sfigato, maltrattato, deriso, picchiato, da tutti.
Francamente un po' troppo.
Sembra proprio che l'autore, in questo caso, superi il suo proverbiale distacco nei confronti del suo anti eroe, per passare alle via di fatto, gettandolo in un'indagine in cui farà la fine del poliziotto un po' imbranato e sicuramente senza capacità e fermezza. E facendogli fare la figura del tonto.
Il libro è del 1981, e i temi politici e l'aqmbiente degli anni '70 vcominciano a venire meno, perdendo in questo modo un po' di freschezza.
L'operazione che sta facendo Einaudi comunque è straordinaria, riproponendoci la serie di Sarti Antonio, sempre guidato, è vero come si dice, dall'egregio Raimondi Cesare, ispettore.

mercoledì 24 marzo 2010

Una mostra delle meraviglie

Ma vero vero!!!
Si inaugura stasera, alla biblioteca Ambrosiana, una mostra che promette meraviglie.
La biblioteca Ambrosiana è un'istituzione per Milano. Un luogo straordinario dove si ritrovano gioielli della storia del libro e codici rarissimi e unici. Ma come tutte questi luoghi del sapere spesso sono inaccessibili ai più, almeno per i libri e le opere più rare e storicamente importanti.
La mostra  - La Biblioteca delle meraviglia. 400 anni di Ambrosiana: il mondo a Milano - ci permette di prendere contatto visivo con una serie di tesori e di rarità, anche attraverso supporti multimediali e spettacolarità diffusa.
La mostra si apre oggi 24 marzo e termina il prossimo 27 giugno.
Io ci vado domenica mattina con i miei figli, così si sorbiscono una bella polpetta di cultura e crescono meglio.
Tutti sono tenuti, anzi obbligati, ad andarci. L'occasione è troppo ghiotta.

lunedì 22 marzo 2010

La mamma del sole

di Andrea Vitali - Garzanti

Io ho un debole per Vitali. E quando si ha un debole per qualcuno si è poco obiettivi, si vede la luce anche quando c'è penombra.
Questa è l'ennesima volta dello scrittore di lago che ci trascina, dolcemente, nel ventennio, a Bellano, tra carabinieri, morti, vetri rotti e caldo infernale.
E' l'atmosfera che la fa da padrone. E' l'ambiente, il senso di realtà sospesa che rende tutto ciò affascinante e intrigante.
Due donne nel mistero del lago e due storie opposte, per certi versi molto simili.
E un mondo che non c'è più che guarda il tutto dall'alto, sorridendo, prendendosi gioco di se stesso, lasciando spazi all'ironia, al grottesco, alla cattiveria e alla dolcezza.
Bello leggere Vitali.

lunedì 15 marzo 2010

La storia di un matrimonio

di Andrews Greer -  Guanda

Sì, tutto quello che volete, la tenacia della moglie, le insidie omosessuali, il passato in guerra, il figlio poliomelitico, i neri, l'America bigotta e ignorante del dopoguerra. Va bene tutto, ma questo libro non lascia il segno, neanche un po'.
Siamo negli anni cinquanta, nella non ancora liberal San Francisco. Una storia strana, dove il passato improvvisamente ritorna, scombussola, mette in discussione e cerca di sovvertire lo status quo ' normale'.
E allora la famiglia viene investita da un ciclone che rimette in discussione il matrimonio, apre le porte a un'omosessualità mai sopita del marito, e porta l'unione a una sua naturale distruzione.
E' a questo punto che la moglie, ma soprattutto la madre, mostra i muscoli, contratta, litiga, cede, si riprende, solo per salvare suo figlio. Fino a un finale, naturalmente, a sorpresa.
La moglie, o meglio la madre, sceglie non di difendere il matrimonio, ma di difendere solo il figlio. E la chiave di lettura di tutto questo è veramente inquietante.
Il libro ha ampie zone oscure, ha una struttura ballerina. Talvolta, addirittura!, non si capisce chi parla, chi è chi, chi è bianco, chi è nero.
E' veramente fastidioso dover tornare indietro alle pagine appena lette per cercare di capire. E spesso invano.
Un buco letterario nell'acqua.

venerdì 5 marzo 2010

Il peso della farfalla

di Erri De Luca - Feltrinelli


Leggere bene fa bene alla pelle e al cuore.
E leggere Erri De Luca significa, per eccellenza, leggere bene.
Questa è una storia al limite. E’ l’unione di due nemici, un camoscio e il ‘suo’ bracconiere, che si inseguono, per una vita, per incontrasi alla fine delle rispettive carriere: da una parte il capo branco, il re dei camosci e dall’altra il cacciatore, di frodo, da sempre e da tutti riconosciuto il migliore, il più bravo, l’imbattibile.
E’ una storia di solitudine, di silenzi, di marce e arrampicate straordinarie; è una storia d’amore, di lotta, di possesso, di presunzione.
Il cacciatore, ormai avanti negli anni, sa di essere alla fine, come la sua preda, da troppo tempo a capo del branco, e ormai insidiato dai suoi stessi figli alla ricerca del comando.
Entrambi sanno, ed entrambi sono alla ricerca di una ‘uscita’ di scena elegante, discreta e definitiva.
E’ comunque una storia d’amore verso la montagna, verso la natura, verso gli animali, in eterna contraddizione con la caccia, inutile pratica dal gusto sadico.
Il libro è bellissimo, onirico, sospeso tra cielo e monti. E’ un libro profumato, visto che l’odore, l’olfatto, il riconoscimento, direi reciproco, attraverso il naso è un elemento che fa da collante a tutte le pagine.
Compratelo, leggetelo, fatelo leggere, leggetelo ad altri. Non fatevi sfuggire questa occasione per stare meglio. Meraviglioso.

giovedì 4 marzo 2010

Le quaranta porte

di Elif Shafak - Rizzoli

Un viaggio nel tempo, nell'uomo e nella sua storia. Un volo a braccia aperte nella spiritualità, nelle diverse concezioni dell'uomo e del suo stare al mondo. Un planare dolce nell'amore e nella sua capacità di rivalsa contro il brutto e il triste.
Un libro nel libro. Leggere 'Le quaranta porte' è un esercizio per la mente, perché impone un continuo confronto tra diversità, tra tempi e tra gli uomini.
La prima parte ha difficoltà a decollare. Si incarta spesso e volentieri, annoia. Ma prepara il terreno per un'accelerazione nella seconda in cui tutto diventa splendido, luminoso, forte.
La conclusione, drammatica e solennemente triste, comunque ci dà speranza in un futuro migliore, in un riscatto personale e in una vita più serena.
Un libro impegnativo, che lascia il segno.
Aprite le prime pagine consci di iniziare un'esperienza insolita e infinitamente dolce.
Un buon modo per far scappare la mente.

Un uomo solo

di Christopher Isherwood - Adelphi

Un libro di grande successo commerciale, grazie anche al film. Una vera delusione.
C'è poco da dire. L'errore è mio che non dovrei leggere libri dai più osannati e che alzano, pericolosamente le mie aspettative.
Una noiosa storia di solitudine e di nostalgia che che si trascina per pagine e pagine senza nessuna speranza.
Amo i libri di sofferenza. L'importante, come tutto, che sia trattata con eleganza e un minimo di distacco.
Non amo i libri che si piangono addosso.
Questo è uno di quelli.
Sotto un altro, e speriamo in bene.
 
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