venerdì 18 luglio 2014

I miei ricordi

di Walter Bonatti - Dalai Editore

Ci ha lasciato da poco, ma continua a lasciare il suo segno indelebile, forte, pulito e soprattutto di insegnamento per chi vuole vivere la montagna come sfida ma con infinito e 'referente' rispetto.
Walter Bonatti è uno dei padri dell'alpinismo moderno, insieme a Cassin e poi a Messner. Ognuno nei propri tempi, ognuno nel proprio mondo.
Chi ha avuto la fortuna di vivere le sue avventure quando quasi le ha vissute lui - quasi in diretta -, chi ha già letto molti dei suoi libri dedicati alle singole avventure, questo libro per alcuni versi risulta un po' ripetitivo, anche se sempre affascinante e coinvolgente nonostante il tempo che passa.
Per chi invece non conosce bene il grande alpinista bergamasco questo è un libro che raccoglie le grandi imprese sulle montagne e i grandi viaggi intrapresi una volta appesi gli scarponi al chiodo.
Mirabili sono i racconti sulla solitaria del Dru, sulla tragedia del Monte Bianco, sulle Grand Jorasses, sulla spedizione al K2 - dove ha visto riconosciuta la sua versione e il suo apporto fondamentale alla riuscita della salita do 50anni di polemiche e di falsità - e sull'ultima grande impresa, la salita invernale in solitaria alla nord del Cervino, che conclude la sua carriera alpinistica e chiude un'epoca.
Chi ama la montagna, chi ama l'avventura, chi ama viaggiare e non fare solo il turista, chi mette in discussione continuamente se stesso senza stare con il sedere al caldo, è fortemente invitato a leggere questo libro - e tutti quelli di Bonatti - per cogliere un punto di vista straordinario e formidabile, per assaporare l'onesta intellettuale di un uomo che ha segnato la storia non solo delle salite sui monti, ma che è stato un grande protagonista del secolo passato.
E lo stile è mirabile, a volte un po' aulico, ma violentemente moderno.

Nessun commento:

Posta un commento

 
Paperblog